domenica 2 dicembre 2012

NAPOLI - PESCARA 5 - 1 Inler '9 e '78, Hamsik '14, Bjarnason '18, Cavani '58 e '63




La posizione del Pescara è grave ma non seria!
Gli aforismi di flaiana memoria non aiuteranno a sbollire  i surriscaldati animi dei maniaci del delfino ma potranno quantomeno dare le giuste indicazioni a mr Bergodi per il proseguo del campionato alla ricerca dell'agognata salvezza.
Non era sicuramente a Napoli che il Pescara doveva trovare i punti salvezza, ma era giusto provarci. 
E' andata male.
L'inizio da brividi con l'uno-due partenopeo nel primo quarto d'ora di gioco non lasciava presagire nulla di buono per gli uomini di Bergodi.
Ci pensava un rigenerato Bjarnason ad accorciare le distanze, gol che aumentava l'autostima nei biancazzurri che, ricompattatisi hanno, ripetutamente cercato la via , difficile, del pareggio.
La foga biancazzurra terminava dopo un'ora di gioco quando il "casalingo" arbitro Peruzzo assegnava un penalty agli azzurri con conseguente espulsione di Bocchetti.
La partita finisce di fatto con la realizzazione dal dischetto di Cavani il quale trova ancora la via del gol 5 minuti dopo. Termina la mattanza Inler al 78' (anche lui autore di una doppietta): 5-1.
 
Essere bistrattati da compagini più forti della nostra ci può stare, dagli uomini del palazzo un pò meno: dopo i solari rigori negatici contro Inter, Juventus e Roma, si aggiunge questo contro il Napoli...che zizzità.
Ma nu sem nù...aspettando il Genoa

ps. Che tristezza vedere Insigne esultare in quel modo dopo i gol azzurri.

soloilpe7su7
4-3-3unicostiledivita
noallatesseradeltifoso
sìallatesseradelpolitico  

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