
Ci risiamo... quando le cose vanno male tutti pronti a prendersela con i più deboli.
Questa volta a cedere sotto le grinfie di inferociti cittadini è il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, comunista pentito, reo di non annullato la parata militare prevista per domani in occasione della Festa della Repubblica.
Oggetto del contendere i milioni di euro stanziati per la manifestazione e che sarebbero potuti essere dirottati verso gli amici emiliani che ormai da settimane vivono l'incubo del terremoto.
Quella che sembra una lecita richiesta di quanti si sentono traditi da uno stato (la minuscola è voluta) va a cozzare, a detta del Presidente, con la necessità di sottolineare l'unita della nazione attraverso onorando al meglio la Festa della Repubblica.
Il problema, caro Presidente, è che della Repubblica Italiana non interessa più a nessuno.
Una repubblica ostaggio di politici inetti, multinazionali del terrore, banche ed assicurazioni sempre più simili a sanguisughe, una burocrati e boiardi di Stato annidati dappertutto, lobbies e massonerie legate a doppio filo con la politica...
Mi dispiace, ma dai suoi festeggiamenti mi tiro fuori.
Lo festeggi lei la Festa della Repubblica...non è cosa nostra... o forse sì (a buon intenditor...)
A me ridatemi le goliardiche feste dell'Unita, la Festa dell'amicizia e, perchè no, le feste padane!!!
Questa volta a cedere sotto le grinfie di inferociti cittadini è il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, comunista pentito, reo di non annullato la parata militare prevista per domani in occasione della Festa della Repubblica.
Oggetto del contendere i milioni di euro stanziati per la manifestazione e che sarebbero potuti essere dirottati verso gli amici emiliani che ormai da settimane vivono l'incubo del terremoto.
Quella che sembra una lecita richiesta di quanti si sentono traditi da uno stato (la minuscola è voluta) va a cozzare, a detta del Presidente, con la necessità di sottolineare l'unita della nazione attraverso onorando al meglio la Festa della Repubblica.
Il problema, caro Presidente, è che della Repubblica Italiana non interessa più a nessuno.
Una repubblica ostaggio di politici inetti, multinazionali del terrore, banche ed assicurazioni sempre più simili a sanguisughe, una burocrati e boiardi di Stato annidati dappertutto, lobbies e massonerie legate a doppio filo con la politica...
Mi dispiace, ma dai suoi festeggiamenti mi tiro fuori.
Lo festeggi lei la Festa della Repubblica...non è cosa nostra... o forse sì (a buon intenditor...)
A me ridatemi le goliardiche feste dell'Unita, la Festa dell'amicizia e, perchè no, le feste padane!!!
2 commenti:
E aggiungo ... le feste al Bristol con rrustell e Montepulciano!!!!
GRANDE PAOLOOOOOOOOOOO!!!
ehehehehe hasta la rrustell, siempre!
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