

Pareggio per il Pescara nell'ennesimo posticipo di questo campionato che consente agli uomini di Zeman di rimanere soli al secondo posto.
Match giocato davanti a quasi 20.000 spettatori con record di incasso stagionale battuto.
Pronti via ed il Brescia passa subito in vantaggio. I lombardi approfittano della difesa alta del Pescara per innescare un devastante contropiede che ha per protagonisti El Kaddouri in qualità di assistman e Piovaccari in fase realizzativa.
Come al solito il Pescara non si sconpone ed inizia a macinare gioco ed occasioni, schiacciando gli uomini di Calori nella propria metà campo.
Non tarda così ad arrivare il gol del pareggio maturato con un triangolo Immobile-Verratti-Immobile con quest'ultimo che indovina l'angolino dove Arcori non può arrivare.
Gol ed apoteosi all'Adriatico con i 100 tesserati bresciani ammutoliti e rassegnati (a proposito, se il tesserato medio desiderato dai poteri forti è rappresentato dal tifoso bresciano presente all'Adriatico, penso che Maroni abbia commesso qualche errore di fondo, eufemisticamente parlando).
Tornando al calcio giocato, passano pochi minuti ed il giovane arbitro MAssa da Imperia (anche lui caduto nella logica del potere "arbitra come diciamo noi che farai carriera") vede, o meglio, immagina, un fallo in area di rigore su Piovaccari e decreta un rigore con evidente imbarazzo di alcuni giocatori bresciani.
Ci pensa un super Anania con l'aiuto del palo a neutralizzare il tiro dagli undici metri di El Kaddouri.
Si torna a giocare con un ritmo decisamente alto (che il Pescara pagherà nel secondo tempo) con un Brescia che fa decisamente la sua parte creando diverse occasioni da rete. Mister Calori ha mantenuto fede al suo proclama pre-partita nel quale invitava la squadra a giocarsi la partita a viso aperto.
Il primo tempo finisce sull'1-1 e nella ripresa ci si attendeva un Pescara ancor piu' arrembante. Per certi versi i biancazzurri hanno cercato la vittoria sino all'ultimo ma complice l'uomo nero che riesce
a vedere un ipotetico fallo (?) di Cascione in elevazione su un difensore ospite, il risultato rimane invariato.
Nelle battute finali il match scende un pò di intensità, facendo registrare un paio di occasioni da rete per entrambe le compagini.
Il pareggio tutto sommato è positivo anche se, ci dispiace dirlo, con un arbitraggio più onesto forse ora staremmo parlando di primato solitario.
Ormai è chiaro a tutti: il Pescara, e Zeman soprattutto, da fastidio al palazzo. L'idea che ha il boemo sul calcio giocato (e non) rappresenta una vera rivoluzione copernicana di questo sport e, aihmè, le lobby ed i mediocri che sguazzano in questo mondo lo percepiscono come un reale pericolo.
Centrare la promozione diretta in queste condizioni diventa difficile, ma non impossibile con la voglia evidenziata da giocatori, mister e pubblico. E la società? Al momento non ne ho ho la piu' pallida idea.
Sabato prossimo trasferta in quel di Ascoli, con i marchigiani assetati di punti in chiave salvezza. Tre punti per rimanere secondi...
soloilpe7su7
4-3-3 stile di vita
avanti Zeman
Match giocato davanti a quasi 20.000 spettatori con record di incasso stagionale battuto.
Pronti via ed il Brescia passa subito in vantaggio. I lombardi approfittano della difesa alta del Pescara per innescare un devastante contropiede che ha per protagonisti El Kaddouri in qualità di assistman e Piovaccari in fase realizzativa.
Come al solito il Pescara non si sconpone ed inizia a macinare gioco ed occasioni, schiacciando gli uomini di Calori nella propria metà campo.
Non tarda così ad arrivare il gol del pareggio maturato con un triangolo Immobile-Verratti-Immobile con quest'ultimo che indovina l'angolino dove Arcori non può arrivare.
Gol ed apoteosi all'Adriatico con i 100 tesserati bresciani ammutoliti e rassegnati (a proposito, se il tesserato medio desiderato dai poteri forti è rappresentato dal tifoso bresciano presente all'Adriatico, penso che Maroni abbia commesso qualche errore di fondo, eufemisticamente parlando).
Tornando al calcio giocato, passano pochi minuti ed il giovane arbitro MAssa da Imperia (anche lui caduto nella logica del potere "arbitra come diciamo noi che farai carriera") vede, o meglio, immagina, un fallo in area di rigore su Piovaccari e decreta un rigore con evidente imbarazzo di alcuni giocatori bresciani.
Ci pensa un super Anania con l'aiuto del palo a neutralizzare il tiro dagli undici metri di El Kaddouri.
Si torna a giocare con un ritmo decisamente alto (che il Pescara pagherà nel secondo tempo) con un Brescia che fa decisamente la sua parte creando diverse occasioni da rete. Mister Calori ha mantenuto fede al suo proclama pre-partita nel quale invitava la squadra a giocarsi la partita a viso aperto.
Il primo tempo finisce sull'1-1 e nella ripresa ci si attendeva un Pescara ancor piu' arrembante. Per certi versi i biancazzurri hanno cercato la vittoria sino all'ultimo ma complice l'uomo nero che riesce
a vedere un ipotetico fallo (?) di Cascione in elevazione su un difensore ospite, il risultato rimane invariato.
Nelle battute finali il match scende un pò di intensità, facendo registrare un paio di occasioni da rete per entrambe le compagini.
Il pareggio tutto sommato è positivo anche se, ci dispiace dirlo, con un arbitraggio più onesto forse ora staremmo parlando di primato solitario.
Ormai è chiaro a tutti: il Pescara, e Zeman soprattutto, da fastidio al palazzo. L'idea che ha il boemo sul calcio giocato (e non) rappresenta una vera rivoluzione copernicana di questo sport e, aihmè, le lobby ed i mediocri che sguazzano in questo mondo lo percepiscono come un reale pericolo.
Centrare la promozione diretta in queste condizioni diventa difficile, ma non impossibile con la voglia evidenziata da giocatori, mister e pubblico. E la società? Al momento non ne ho ho la piu' pallida idea.
Sabato prossimo trasferta in quel di Ascoli, con i marchigiani assetati di punti in chiave salvezza. Tre punti per rimanere secondi...
soloilpe7su7
4-3-3 stile di vita
avanti Zeman


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